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A Mantova per il Thun Winter Village

Lo scorso 8 dicembre siamo stati a Mantova per un weekend breve, ma intenso. Dal punto di vista delle visite, tutto perfetto: Mantova si gira facilmente a piedi, oppure ci si può spostare con i pullman turistici (gratuiti) che raggiungono i principali spot di interesse. Le Gem nel primo pomeriggio di sabato e domenica hanno manifestato segni di cedimento, ma in un modo o nell’altro, ce la siamo cavata egregiamente. 

Inutile dire che i motivi per i quali abbiamo scelto questa destinazione sono tutti validissimi: la vicinanza da casa, i musei e i palazzi da visitare (questo più per me che per i miei accompagnatori) e l’imperdibile Thun Winter Village, il mercatino di Natale promosso dal famoso brand (che, per altro, adoro da secoli).

Siamo arrivati a Mantova dopo circa due ore di viaggio (attenzione a percorrere il tratto di strada normale… è un colabrodo che rischia di farvi saltare ammortizzatori e gomme), sosta all’Autogrill compresa. Siccome era l’ora di pranzo, siamo andati subito a cercare un posto che avevo già adocchiato su internet per recensioni e menù proposti: l’Antica Hosteria Leoncino Rosso, nel cuore del centro cittadino. I piatti proposti sono tutti della tradizione mantovana, ottimi e gustosi, e i prezzi sono davvero onesti. Lo staff, poi, aggiunge quel tocco di calda ospitalità che non è così scontato trovare in giro per l’Italia. Se vi capiterà di passare, ordinate un primo, magari gli agnoli al sugo di carne o gli irrinunciabili tortelli di zucca. Il dolce da scegliere, ovviamente, dovrebbe essere la sbrisolona. Un consiglio: prenotate in anticipo perché il locale è piccolino e rischiate di non riuscire a sedervi. (Via Giustiziati, 33 – Tel. 0376 323277 – pagina Facebook.com/leoncinorosso/).

Dopo il pranzo, siamo ripartiti in direzione Piazza Sordello, dove si trovano gioielli come Palazzo Ducale (nostra prima tappa) e il Duomo di San Pietro

Palazzo Ducale è un edificio enorme (950 tra stanze e studioli!) arricchito da giardini rinascimentali, pensili, corti, cortili. E’ l’interno, però, che più affascina, con i saloni enormi, con camini decorati e soffitti a cassettoni preziosi. Residenza dei duchi di Mantova, i Gonzaga, ogni sala racconta qualcosa dei personaggi che l’hanno vissuta (come, per esempio, lo studiolo di Isabella, colmo di affreschi eleganti e armadi intarsiati). La visita dura circa un’ora (a passo di Gem, ovviamente, che dopo un po’ erano stufe…), il biglietto d’ingresso per i bimbi è gratuito, mentre per gli adulti costa 14 €, gratuito la prima domenica di ogni mese. Finita la visita a Palazzo Ducale ci siamo mossi, direzione Thun Winter Village! Proprio davanti al parco che lo ospita, affacciato su Piazza Virgiliana, si trova un ampio parcheggio a pagamento (attenzione, si paga sempre, anche nei giorni festivi) comodissimo e praticamente ignorato da tutti. Qui abbiamo passeggiato tra i 50 chalet di legno che vendono di tutto un po’: da street food a giocattoli, da liquori e grappe ad oggettini di artigianato. Ma la vera chicca è la Casa Thun, un’esposizione temporanea di oggetti del famoso marchio, a prezzi scontati. Nel centro del parco, infine, si trova una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio, mentre appena fuori dal centro verde si può prendere il trenino rosso di Natale per fare un caratteristico viaggio nelle vie del centro città. Il Thun Winter Village è aperto tutti i giorni fino al 26 dicembre.

Dopo la visita al Palazzo Ducale e al Thun Winter Village, ci siamo diretti all’hotel. Ho scelto di prenotare l’Hotel La Favorita 4* per molti motivi. Il più importante è che propongono un Pacchetto Family Bimbi Gratis pensato apposta per le famiglie comprensivo di: camera deluxe enorme (con divano letto e letto matrimoniale), acqua gratuita in camera, cena del sabato (alla carta!) per 4 persone, bimbi gratis, colazione e omaggio ai piccoli ospiti il giorno della partenza. Costo del pacchetto da 198 € (molto dipende dalla notte che si trascorre in hotel, durante il weekend il prezzo sale). Il personale cordiale, la torta sbrisolona regalataci alla partenza e la comodità della posizione, facilmente raggiungibile da Milano, hanno fatto il resto.

Domenica, ultimo giorno di visite intense, abbiamo fatto un giro nel centro storico, visitando la Rotonda di San Lorenzo, meravigliosa chiesetta a pianta circolare, oltre che monumento più antico della città (epoca medievale) che si affaccia su Piazza delle Erbe, per poi dirigerci verso Palazzo Te. Imponente edificio di epoca rinascimentale, qui sono custodite diverse collezioni artistiche (reperti Egizi, Mesopotamici, Gonzagheschi) e vi si ammirano meravigliose sale riccamente decorate. Attraversando i giardini, poi, si raggiunge una piccola, ma preziosa dependance, l’Appartamento del Giardino Segreto, con superbi affreschi e decori a grottesche. L’ingresso a Palazzo Te costa 12 € e nel prezzo è compreso anche l’ingresso a Palazzo San Sebastiano che si trova esattamente di fronte. La visita qui è durata molto meno, sia per le dimensioni ridotte della location, sia per la sopportazione delle Gem, arrivata al punto di rottura. Avrei voluto includere anche una tappa alla Casa del Mantegna, ma non mi è stato possibile. Meglio, così ho una scusa per tornarci!

A fine visite, siamo tornati in centro città per il pranzo. Il locale scelto, che vi consiglio caldamente, è il Finis Terrae, nella centralissima Piazza Sordello, proprio di fronte a Palazzo Ducale. Visto dall’esterno può spaventare (nel senso che si immagina sia un locale carissimo, considerato che la location che lo ospita è il palazzo cinquecentesco conosciuto come Ca’ degli Uberti, elegantemente affrescato…). In realtà i prezzi sono più che onesti, i piatti squisiti e il personale di sala, così come il proprietario, aggiungono un tocco di calore all’ospitalità eccellente. Il costo a persona, se si ordina un antipasto, un primo, un secondo e il dolce, bevande escluse, parte da 30 €

Per maggiori informazioni sulla città visitare il sito dell’ente del turismo alla pagina Turismo.mantova.it

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