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Se fossi un uomo

Ogni tanto mi capita di pensarci: se fossi un uomo, cosa farei? Come mi comporterei? Quale strada avrebbe preso la mia vita? Domande assurde, certo, ma che luccicano nella mente di quando in quando.

mafaldaSe fossi un uomo, un giorno solo della mia vita da donna orgogliosa, detterei le mie regole personali e pretenderei che tutti le seguissero senza tante storie. Sarei un despota, insomma.

Se fossi un uomo, un solo, sfortunato giorno della mia vita da donna orgogliosa, metterei sempre davanti a tutto e a tutti il mio IO. Senza se e senza ma. Sarei, insomma, estremamente egoista ed egocentrico.

Se fossi un uomo chiederei, ad anni di distanza, dove sono i piatti, le posate, la tovaglia e qualsiasi altra cosa utile per preparare il tavolo. A pranzo e a cena. E, per una volta, mi sentirei rispondere “prova in bagno”. Risposta alla quale replicherei seccato con un “non fare la spiritosa”.

Se fossi un uomo, per un infausto gioco del destino, farei la pipì in piedi, assumendo una posizione mussoliniana, gambe aperte e pugni ben poggiati sul fianco. Magari anche fischiettando un’aria e compiacendomi della mia vista tazza dall’alto.

Se fossi un uomo, a seguito di un tremendo scherzo del fato, guiderei a velocità spropositata una macchinona (estensione della mia escrescenza), pensando di essere una moderna divinità dei cavalli (motore permettendo) e arriverei ad un pelo dal cofano delle macchine che mi precedono con piglio da condottiero d’altri tempi. Sbuffando e imprecando contro il malcapitato di turno.

Se fossi un uomo, per un giorno solo, entrerei nei locali e nei bar prima della donna di turno, lasciandole andare addosso la porta, da vero gentleman. E, al suo sguardo stupefatto ed evidentemente infastidito, replicherei con un “Che c’è? Avete voluto la parità dei sessi? Tenetevela”.

Se fossi un uomo, per 24 terribili ore, demanderei qualsiasi impegno famigliare e qualsiasi responsabilità per andare a bere una birra con gli amici. O per uscire a cena. O per andare a farmi un giro sui kart.

Se fossi un uomo, h24, al momento di vestire le bambine imprecherei contro chi ha inventato i body e le tute intere che, stolto/a, non ha messo le indicazioni su dove inserire le braccia e le gambe. E tutte quelle zip, poi, che cavolo le ha messe a fare?

Se fossi un uomo, al momento di una qualsiasi discussione, addurrei la prima scusa stupida che mi viene in mente e mi dileguerei, più veloce di una lepre.

Se fossi un uomo, avrei mille e più storie, e mi sentirei chiamare “grande” e non “facile”.

Se fossi un uomo, per un solo, lunghissimo giorno, pregherei il Signore di farmi tornare donna. Ché le soddisfazioni per il genere femminile sono tante. Perché il percorso compiuto per essere donna è difficile, duro e irto di ostacoli, ma vuoi mettere l’appagamento di poter dire “ho fatto tutto da me”, rispetto al “ho ciò che gli altri mi hanno dato, per diritto acquisito?”.

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